Dagli affitti brevi agli affitti per studenti con BedStudent

Che siano turisti o studenti, le case in affitto sono sempre più richieste e se nel primo caso, l’incontro tra domanda e offerta è ormai più strutturato con un mercato che si avvicina alla maturità, nel caso degli alloggi per studenti, che ancora scarseggiano e la cui qualità è ancora un punto interrogativo, gli spazi di crescita sono molto interessanti. Ne parliamo con Massimiliano Piarulli e Angelo Pellegrino, founder di MyPlace, acquisita di recente da SweetGuest e ora soci fondatori di BedStudent, realtà che gestisce attualmente oltre 50 camere singole a Padova, città con oltre 60.000 studenti e 1000 Erasmus all’anno.

Domanda – Non più turisti ma studenti e giovani lavoratori, quali sono le differenze in termini di domanda e di offerta?

Massimiliano Piarulli/Angelo Pellegrino – Il mercato dei turisti ha avuto negli ultimi 5 anni un boom che ha comportato un fisiologico moltiplicarsi degli operatori, spesso non professionali. Riteniamo che nel mercato degli affitti turistici si distingueranno solo i grandi gruppi in grado di strutturarsi e di offrire qualità.

Per quanto riguarda invece il mercato delle locazioni di medio termine rivolto a studenti e giovani lavoratori, evidenziamo che In Italia ci sono circa 900.000 studenti universitari, concentrati tutti nelle maggiori città universitarie tipo Milano, Roma, Napoli e Padova.

Un mercato che storicamente non è mai stato valorizzato, e contraddistinto dalla completa mancanza di un offerta strutturata, come se i giovani fuori sede non fossero una risorsa e non portassero indotto. Fino a qualche tempo fa si pensava che fosse un mercato povero e che non meritasse qualità. Oggi gli studenti e le loro famiglie invece sono disposte a pagare canoni più elevati, a fronte di una offerta però strutturata, caratterizzata da camere ben arredate, in contesti sicuri e con contratti flessibili.

Domanda – In molte città universitarie si rileva una minore disponibilità di appartamenti per studenti dovuta all’aumento degli affitti brevi, sono due segmenti di offerta diversi o si incrociano?

Massimiliano Piarulli/Angelo Pellegrino – In realtà non crediamo che i due mercati si possano cannibalizzare. Anzi, mentre le locazioni brevi tendono, per definizione, a occupare spazi residenziali nei centri storici delle città, i co-living sono, al contrario, una grande opportunità di “rivitalizzazione urbana” per tutte quelle superfici che, molto spesso, nelle città come Padova, Trieste e Bologna, sono sfitte. Si pensi alle migliaia di metri quadri con destinazione ex uffici completamente vacanti. Tramite un cambio di destinazione d’uso, quasi sempre ammesso dagli strumenti urbanistici e ben visto dalle amministrazioni pubbliche, siamo in grado di far rinascere questi immobili sfitti, quasi sempre posizionati vicino alle università, alle stazioni, agli ospedali e in ogni caso in location logisticamente perfette per le esigenze dei nostri ospiti.

Domanda – Quali i vantaggi per il proprietario e le tipologie contrattuali?

Massimiliano Piarulli/Angelo Pellegrino – Utilizziamo le due classiche formule, mutuate dalla nostra esperienza negli affitti brevi: il rent to rent, ovvero l’affitto diretto da parte di BedStudent, che garantisce al proprietario una redditività costante e garantita nel tempo, e il mandato di gestione, in cui il proprietario (tipicamente il privato) riesce a guadagnare fino al 25% in più rispetto ad un affitto classico, beneficiando peraltro della cedolare secca. Lato conduttori, questi versano solo un mese di deposito cauzionale, non hanno vincoli di durata e possono recedere facilmente con un solo mese di preavviso. Insomma, flessibilità come parola d’ordine.

Domanda – Quali sono le potenzialità del segmento in generale e in particolare nella città di Padova?

Massimiliano Piarulli/Angelo Pellegrino – Il segmento degli affitti di medio termine ai giovani fuori sede è un mercato costantemente in crescita da un punto di vista della domanda, scarso dal punto di vista dell’offerta e vergine dal lato degli operatori qualificati. A Padova, mentre da un lato il mercato studentesco gode della stabilità e della reputazione di un ateneo millenario e con un rating sempre più alto, il mercato dei lavoratori beneficia senz’altro della crescente necessità dei giovani di vivere la città senza vincoli, potendosi spostare velocemente in diverse realtà lavorative, senza il peso di contratti lunghi, caparre rilevanti e penali per il recesso. Tutte caratteristiche presenti nei nostri contratti.

 

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